• Recensione •
Olga di carta di Elisabetta Gnone

Olga di carta di Elisabetta Gnone
Elisabetta Gnone
Olga di carta

Salani
9 novembre 2015
rilegato • 298 pagine
€ 14.90 • amazon.it
Olga Papel è una ragazzina esile come un ramoscello e ha una dote speciale: sa raccontare incredibili storie, che dice d'aver vissuto personalmente e in cui può capitare che un tasso sappia parlare, un coniglio faccia il barcaiolo e un orso voglia essere sarto. Vero? Falso? La saggia Tomeo, barbiera del villaggio sostiene che Olga crei le sue storie intorno ai fantasmi dell'infanzia, intrappolandoli in mondi chiusi perché non facciano più paura. Per questo i racconti di Olga hanno tanto successo: perché sconfiggono mostri che in realtà spaventano tutti, piccoli e grandi. Un giorno, per consolare il suo amico Bruco, dal carattere fragile, Olga decide di raccontargli la storia della bambina di carta che un giorno partì dal suo villaggio per andare a chiedere alla maga Ausolia di essere trasformata in una bambina normale, di carne e ossa. Il viaggio fu lungo e avventuroso: s'imbatté in un venditore di tracce, prese un passaggio da un ragazzo che viveva a bordo di una mongolfiera e da un altro che attraversava il mare remando. Più volte rischiò la vita, si perse, ma fu trovata da un circo. E quando infine trovò la maga, solo allora la bambina di carta comprese quante cose fosse riuscita a fare...
Recensione
Ogni tanto, nel mondo dei libri, si verifica un fenomeno magico e meraviglioso. Succede che qualche autore dalla sensibilità particolare riesca a dare forma ad una storia senza tempo, talmente semplice ma profonda da essere in grado di incantare i più piccoli e di far aprire gli occhi ai più grandi su alcuni aspetti della vita che non riescono a cogliere o ad apprezzare più.

E allora succede che, in questo caso, prendono vita due Olga.
Una di cognome fa Papel, ha undici anni ed è talmente brava a raccontare storie che l'intero paesino in cui vive, Balicò, si ferma ad ascoltare.
A Balicò si ascolta la storia dell'altra Olga, quella fatta di carta. E' nata proprio così, ed è talmente scontenta dei suoi capelli di carta, dei suoi piedi di carta, del suo vestito di carta, che un giorno afferra la sua borsa di carta, saluta la sua mamma e parte alla ricerca della maga Ausolia, l'unica in grado di esaudire il suo desiderio di essere una bambina normale, una bambina come tutti gli altri... nonostante lei stessa non abbia ben chiaro in cosa esattamente consista essere "come tutti gli altri".

Durante la lettura ci si chiede più d'una volta se queste due storie parallele prima o poi si incontreranno, ma nel frattempo ci permettono di conoscere, da una parte, Mimma e Bruco, i due migliori amici dell'Olga narrante, e tutti gli altri abitanti di Balicò, dai nomi insoliti, spiritosi ma stranamente rassicuranti e, dall'altra, di appassionarci al viaggio dell'Olga di carta, di fare il tifo per lei e di conoscere tutti gli strambi personaggi con cui stringe amicizia durante il tragitto: tassi ecologisti, circensi, orsi con la passione della sartoria, conigli fumatori di sigaro e dalla parlantina sconclusionata... Nei racconti tutto è possibile, tutto è lecito. Anche i dettagli o gli eventi più surreali possono essere presentati come le cose più naturali del mondo, perché appartengono ad un'altra dimensione, quella della fantasia, la cui logica non deve, non può avere nulla a che vedere con quella del nostro mondo.

Olga di carta di Elisabetta Gnone

In Olga di carta si concentrano temi davanti ai quali molti adulti si troverebbero in difficoltà, e ogni volta mi stupisco di come i libri (apparentemente) per bambini, nella loro semplicità, nella loro immediatezza, riescano a trattare temi molto complessi molto meglio dei libri per adulti... probabilmente perché gli adulti tendono a complicare sempre tutto il più possibile.
"Una bambina che ha scoperto come vincere la paura" diceva infine la saggia Tomeo, che all'animo umano faceva barba e capelli ogni giorno.
"Paura di cosa?" le chiedevano gli altri.
"Dei mostri che mette nelle sue storie e dei quali noi tutti abbiamo paura!"
Innanzitutto, ed è piuttosto ovvio, viene ribadita l'importanza dei racconti - e del loro potere quasi terapeutico -, senza i quali c'è il pericolo che cali una nebbia fitta e fredda, persino ad agosto, che non può non ricordare il Nulla che minacciava il regno di Fantàsia prima che intervenisse Bastiano ne La storia infinita.
Poi c'è il viaggio, con tutti gli annessi e connessi: scoperta di nuove realtà, incontri e nuove amicizie che rendono più sopportabile un percorso difficile e sostengono fino al raggiungimento di un traguardo, maturazione... Qualcosa di inevitabile, il cambiamento. Stupenda, a proposito, l'idea dei vari rattoppi che l'Olga di carta è ripetutamente costretta a fare su se stessa con scotch, foglietti e colla a causa di incidenti e ostacoli nei quali incappa più volte durante il cammino.

Malgrado ciò, malgrado tutti gli spiegazzamenti, gli strappi, i piedi da sostituire con un cartoncino più resistente, malgrado tutto quello a cui deve rinunciare per poter esaudire il suo desiderio, alla fine di quest'avventura Olga scoprirà le proprie potenzialità e il proprio valore, scoprirà che ci si può evolvere senza dover stravolgere se stessi, che si può trovare un posto nel mondo imparando ad apprezzare la propria unicità... e che sarebbe il caso di stare bene attenti a ciò che si desidera.

Un libro imperdibile, impreziosito dagli arzigogolati, onirici paper cut di Linda Toigo.
Una perla della Salani che da sempre ci vizia con storie stupende, adatte a lettori di ogni età.
Voto

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